I pannelli fotovoltaici solari rappresentano uno degli investimenti più remunerativi degli ultimi 10 anni.
Coloro infatti che fino al 2013 hanno montato un sistema solare per la produzione di energia elettrica potevano contare sulle tariffe incentivanti per vent’anni messe a disposizione dal governo.
Una volta terminate, l’appetibilità di un impianto fotovoltaico si è ridotta. Sono però rimaste le detrazioni fiscali del 50% che permettono di abbattere della metà la spesa iniziale. Ma cerchiamo di capirne di più per scoprire come è possibile ancora avere una convenienza installando un sistema fotovoltaico.
Produrre energia elettrica col tetto di casa: i costi
È vero che non esistono più gli incentivi, ma i prezzi di un impianto fotovoltaico si sono abbassati drasticamente.
Oggi possiamo affermare che un sistema da 3 kW non costa più di € 5500. Un po’ di più se utilizziamo moduli fotovoltaici ad alto rendimento come quelli della LG oppure i pannelli Sun Power o quelli Tesla.
Abbiamo bisogno, per un sistema del genere, di almeno 26 m quadri, possiamo montarli su un tetto piano, incrinato oppure su un terreno.
L’importante è che l’insolazione sia costante per tutto il giorno, per tutti i mesi dell’anno e non ci siano ombreggiature. L’esposizione andrà verso sud, con inclinazione di 30° del modulo fotovoltaico.
In questo caso otteniamo la massima insolazione possibile per il maggior rendimento.
Per aumentare l’efficienza alcuni utenti installano i cosiddetti inseguitori solari, motori che fanno girare la staffa su cui è montato il modulo fotovoltaico per avere sempre l’insolazione migliore.
Quanto può produrre un impianto solare fotovoltaico in Italia
Anche questo caso dipende dalla zona climatica: al Nord Italia possiamo pensare che un impianto da 3 kW possa produrre circa 3500 kW l’anno. Al centro Italia, ad esempio un impianto fotovoltaico a Roma, può produrre 4000 kW. Di più al sud Italia, nelle zone della Sicilia si arriva anche a 4500 kW l’anno.
Un impianto del genere può sostenere tranquillamente una famiglia di quattro persone, che si rende energicamente autonoma rispetto al gestore elettrico.
Le batterie per accumulare l’energia prodotta
In questo caso però dobbiamo pensare anche ad un sistema di accumulo tramite batterie. Tesla in questo senso è all’avanguardia visto che ha messo sul mercato una rivoluzionaria batteria da 4,5 Kw.
Lo “scambio sul posto”
Altrimenti si può partecipare a quello che si chiama scambio sul posto, si tratta di una tecnologia che permette di rivendere durante il giorno l’energia in surplus. Durante la notte invece acquistiamo l’energia che non siamo in grado di produrre energia perché il fotovoltaico è spento.
L’investimento iniziale per l’acquisto di un impianto fotovoltaico si ripaga in 6 o 7 anni grazie alle detrazioni fiscali.
Come visto quindi, non serve più avere l’incentivo del conto energia per rendere appetibile un sistema solare.
I pannelli solari termici per acqua calda
Lo stesso può poi essere accostato anche ad un sistema per la produzione di acqua calda, con collettore solare termico.
In questo riusciamo ad eliminare lo scaldaacqua a gas, lo scaldabagno elettrico oppure la caldaia per la produzione di acqua calda.
Un impianto a circolazione forzata, con pompa per spingere l’acqua in casa, costa circa € 1500 con serbatoio da 300 l. Può produrre acqua calda anche in inverno, in giornate con presenza di nubi grazie ai collettori sottovuoto.